Il Circolo della stampa “Maria Rosaria Sessa” – Ventennale di attività
È stato un evento molto partecipato quello celebrativo per il ventennale del Circolo della stampa “Maria Rosaria Sessa”, non solo per la presenza del Presidente dell’Ordine nazionale Carlo Bartoli, del Presidente dell’Ordine Regionale Giuseppe Soluri, di tanti soci e dei rappresentanti di alcune delle principali istituzioni cittadine – il prefetto Rosamaria Padovano, il sindaco Franz Caruso, il questore Giuseppe Cannizzaro – ma anche per la commozione dovuta al ricordo della giornalista assassinata nel dicembre del 2002 dal compagno alla quale è intitolato il Circolo.
In sala anche il consigliere nazionale dell’Ordine Attilio Sabato, il caporedattore della TGR Calabria Riccardo Giacoia, il consigliere regionale Maurizio Putrone, ed ancora Pino Abate, componente della commissione tecnica di alta formazione della FederTennis, e Pino Citrigno, presidente Anec Calabria.
Il nome di Maria Rosaria ha accompagnato tutti gli interventi fino allo struggente racconto del caporedattore della TGR della Calabria Riccardo Giacoia e al minuto di silenzio voluto dal Presidente Soluri : momento sentito di vicinanza rivolto al fratello Nazareno, presente con la famiglia.
«Il Circolo – ha affermato il Presidente Rosito – è diventato un presidio di riferimento promuovendo attività formative per i soci puntando a migliorare il loro bagaglio professionale. Le nostre risposte non sono mai mancate alle istanze di colleghi soci. Ma senza presunzione e sempre aperti ai suggerimenti altrui purché costruttivi. Sia pure riteniamo che il segreto della nostra longevità sta proprio nella attenzione e nella disponibilità mostrate nei confronti di tutti».
Impegno, passione e voglia di fare il segreto della longevità del Circolo della Stampa secondo il Presidente dell’OdG Calabria Soluri.
Di senso di comunità e coesione fra colleghi ha invece parlato il Presidente nazionale Bartoli che, ringraziando per l’accoglienza, ha invitato i presenti a rispettare sempre i principi basilari e fondamentali della professione, per un’informazione libera da condizionamenti.