In occasione del quarantennale dalla morte di Antonio Guarasci, il Circolo della Stampa di Cosenza “Maria Rosaria Sessa”, in collaborazione con l’Ordine regionale dei Giornalisti, il dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria e la Fondazione intitolata allo statista calabrese, ha curato e realizzato un seminario sul tema “Regionalismo, politica e comunicazione.

L’esperienza di Antonio Guarasci, primo presidente della Regione Calabria”, svoltosi ieri mattina presso l’Aula Magna dell’ateneo cosentino. Un incontro seguito, la cui partecipazione valeva 4 crediti formativi, che è servito non solo a tratteggiare la figura di un esponente di spicco dell’allora Democrazia Cristiana (fu anche presidente della Giunta regionale), ma anche a mettere in rilievo la sua attività di giornalista e le sue doti di comunicatore in un’epoca che, dopo l’avvento delle nuove tecnologie, sembra lontana e irripetibile. Fu, infatti, fondatore e direttore del periodico “Cronache Calabresi”, testata di diffusione politica e culturale le cui pagine testimoniarono l’instaurarsi del regionalismo, dopo essere stato collaboratore de “Il Giornale del Mezzogiorno”.

A delinearne la personalità e l’impegno al servizio della società calabrese – dopo i saluti del prorettore Luigino Filice, del direttore del Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione Francesco Altimari, del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri e del presidente del Circolo della Stampa di Cosenza Gregorio Corigliano – è toccato al presidente della Fondazione “Guarasci” e docente Unical Giuseppe Trebisacce, seguito da un nostalgico Mario Bozzo, presidente della Fondazione Carical, che ha voluto sottolinearne il ruolo di “maestro”, nella scuola e nella vita in qualità di suo ex allievo. A chiudere i lavori l’intervento di Giovannella Greco, docente di Sociologia e comunicazioni di massa presso l’Università della Calabria, nel quale sono emersi il cambiamento l’odierna funzione della comunicazione e il rapporto fra nuovi e vecchi media. L’incontro è stato moderato dal giornalista Franco Bartucci.

Franca Ferrami