COSENZA – L’Associazione Giornalisti “Maria Rosaria Sessa” è da stamani Circolo della Stampa di Cosenza. Intitolato sempre alla compianta collega barbaramente uccisa anni addietro, l’evento di passaggio ufficiale da Associazione a Circolo si è svolto nella stazione FS di Vaglio Lise a Cosenza, dov’è ubicata la sede del neo Circolo dei Giornalisti cosentini. Alla manifestazione, che ha visto alla fine lo scoprimento della targa d’intitolazione, hanno partecipato il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino; del vice-presidente nazionale Enrico Paissan; del presidente regionale Giuseppe Soluri; e di don Enzo Gabrieli in vece di S. E. Salvatore Nunnari, Arcivescovo Metropolita di Cosenza, responsabile diocesano della Comunicazione. Presenti anche il Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro e diverse autorità militari dell’Arma dei Carabinieri, dell’Esercito, del Corpo Forestale dello Stato, oltre ad agenti della Polizia di Stato e della Polizia Provinciale. Il saluto del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto e del Presidente della Provincia, Mario Oliverio, è stato portato rispettivamente dagli assessori Rosaria Succuro e Maria Francesca Corigliano.
Il presidente del Circolo, Gregorio Corigliano, ha affermato tra l’altro quello che i promotori dell’Associazione, tra i quali il primo presidente Filippo Veltri (Ansa), Franco Rosito e Rosellina Arturi (oggi vicepresidente), nonché Mario Tursi Prato (segretario), hanno voluto sempre portare avanti dal 2004. «Ce l’eravamo fissato tra gli obiettivi primari da raggiungere fin dall’atto della costituzione dell’associazione. Tra i molteplici impegni affrontati, abbiamo impiegato sette anni per realizzare il nostro piccolo sogno, ma ci siamo riusciti. Finalmente la città di Cosenza ha il suo Circolo della Stampa. Il Circolo è la naturale evoluzione dell’Associazione dei giornalisti cosentini, che già da sette anni opera con profitto in città e nell’hinterland, ha sottolineato Corigliano». Poi, dopo le riflessioni dei vertici nazionali e regionale della categoria sui temi dell’informazione in Calabria, si è svolta la consegna delle tessere di socio onorario, a cominciare da quella consegnata al responsabile dell’Ansa calabrese, Filippo Veltri, primo presidente della “Sessa” nel 2004, e, poi, a Iacopino, Paissan, Soluri e a don Enzo Gabrieli. Il presidente Iacopino, dal canto suo ha detto che «La Calabria è terra di trincea. I giornalisti sono circondati da pressioni politiche e da quelle della criminalità. Un circolo della stampa che riesce a coagulare dei giornalisti in un momento di confronto, di crescita, di valutazione può fornire un aiuto nella ricerca di modi capaci di rispondere a queste aggressioni». Il presidente Iacopino, non ha avuto dubbi sull’importanza di un’associazione di categoria, in particolar modo in Calabria. «Il Circolo della Stampa – ha continuato – deve rivestire un ruolo propositivo, deve sapersi interrogare anche sulla qualità del lavoro che facciamo, deve offrire elementi di crescita per gli associati».
Lo stesso ha aggiunto, però, che «troppo spesso si fa giornalismo attaccati alle “5 S” che sono sport, spettacolo, sangue, soldi e sesso, mentre bisognerebbe anche parlare di buone notizie e non sempre di guardare all’audience come si fa ad esempio in tv per determinate trasmissioni. Il circolo deve essere avamposto di legalità – in altri termini – ma anche dare un’informazione che sia un diritto costituzionalmente garantito per i cittadini e non come spesso avviene perché scambiato per “cassetta delle lettere”, ricordando comunque che «se i più politici ci criticano vuol dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro». Iacopino, che ha concluso dopo gli interventi di Paissan e Soluri, ha parlato anche del precariato che è come una “gambizzazione” perenne per il mondo dei giornalisti, ricordando il caso-limite del giovane collega pugliese di 41 anni suicidatosi di recente perché da “precario permanente” non riusciva più a garantirsi un futuro per la propria vita.