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L’era digitale e la deontologia del giornalista

Cantori di un disastro, forse prevedibile, ma con la speranza sempre viva per amore della professione. Si parla di giornalismo, di quel che è, o meglio di quello che è diventato nel tempo dei social. “L’era digitale e la deontologia dei giornalisti” il titolo del convegno organizzato dall’Odg calabrese e dal Circolo della stampa “Maria Rosaria Sessa” in cui, ieri, nell’Hotel San Francesco di Rende, sono stati tracciati interessanti profili, tra problemi, analisi e prospettive di rinascita per la professione giornalistica. Il partecipato evento, facente parte dei percorsi di formazione continua per i cronisti, ha avuto come protagonista il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna. Dopo l’introduzione di Franco Rosito, presidente del Circolo “Sessa” – che ha ricordato l’impegno e la sensibilità dell’associazione alle tematiche deontologiche attraverso azioni e percorsi di studio specifici – è intervenuto Giuseppe Soluri, presidente dell’Ordine calabrese il quale ha approfondito il ruolo odierno dell’informazione con alcuni punti critici: «Purtroppo si sta passando dai mezzi di massa a una massa di media». È cambiato tutto, lo sa il presidente dell’Odg nazionale, Carlo Verna: «È il momento più difficile della storia del giornalismo – ha esordito – siamo di fronte a una mutazione antropologica, sovranazionale. I giornali mutano il linguaggio attraverso i social anziché diventare modello di riferimento e aumentano le fake news, le incompetenze».

Un quadro non certo incoraggiante, quello del presidente, che ha poi esaltato le parole di Jorge Bergoglio, pronunciate nell’incontro con i rappresentanti della stampa estera: «Non è detto che una notizia lenta non sia una notizia. Occorre una comunicazione che crei ponti e non barriere e ostilità, soprattutto perché, come dice Papa Francesco, il giornalismo deve essere delle persone per le persone». Non solo riferimenti a Francesco, però. È stata fatta una lezione che diventa fondamentale, specie nel bailamme crossmediale che caratterizza il nostro tempo:

«Noi giornalisti siamo i mediatori tra la fonte e il pubblico – ha rimarcato a più riprese – e siamo chiamati a verificare e validare la notizia. Dobbiamo metterci nella condizione di essere i certificatori di tutto ciò che è notizia, così da garantirne l’autenticità, altrimenti siamo esposti a tutto ciò che proviene dal mondo dei social». Essere giornalisti nell’era digitale rappresenta, dunque, la nuova sfida per la tutela reale dell’informazione.

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Quota Annuale Circolo

Il rinnovo della quota al Circolo della Stampa "Maria Rosaria Sessa" è ora fissato a 20,00 euro per i soci già iscritti - 30,00 euro (10,00 + 20,00) per i nuovi soci

Quota Annuale O.D.G.

Ti ricordiamo che per rinnovare la quota basta fare un versamento di € 110 (professionisti e pubblicisti stessa quota) sul C/C postale. N°: 13842885

Intestato a:
Ordine dei Giornalisti - Consiglio Regionale della Calabria - Catanzaro

Quote 2024

ORDINE € 110,00
SINDACATO € 80,00
USSI (Stampa sportiva) €20,00
UCSI (Stampa cattolica) € 20,00 + 2 FOTO TESSERA
TRENITALIA € 50,00